Bankroll management: I migliori suggerimenti per gestire le scommesse sportive
Nel campo delle scommesse sportive, si tende a parlare con sempre maggiore frequenza del money management scommesse: ebbene, in realtà, serve fare tanta pratica per poter maneggiare con estrema efficacia tale concetto.
È chiaro che, prima di ogni altra cosa, è fondamentale riuscire a individuare un portale dove poter scommettere in maniera sicura e affidabile, come ad esempio avviene su pepegol. Uno degli aspetti più interessanti di conoscere come le proprie tasche i sistemi più efficaci di money management è, senza ombra di dubbio, quello di riuscire a minimizzare il più possibile le perdite nel corso dei periodi più complicati. Il problema principale, l’errore in cui non si deve cadere, è quello di voler a tutti i costi far sviluppare in maniera estremamente rapida il proprio capitale, dal momento che serve invece tanta pazienza, cercando di gestire bene i soldi che si decide di investire nel mondo delle scommesse sportive.
Stabilire il limite per la scommessa singola
Una volta che è stato definito il budget per le scommesse sportive nel complesso, è chiaro che l’errore che si deve evitare è quello di investirli tutti in una sola partita. Eppure, nonostante si possa considerare come un vero e proprio concetto base, che qualsiasi appassionato di scommesse sportive dovrebbe conoscere a menadito, ci sono ancora tanti, troppi utenti, che commettono questo gravissimo errore, un tranello in cui non ci si può permettere proprio di cadere.
Quindi, è necessario capire quale possa essere il limite massimo da investire per ciascuna partita. Su tale aspetto, gli esperti non sono sempre concordi, dal momento che ci sono diversi modi di pensare. Prima di tutto, troviamo tutti coloro che sono grandi sostenitori delle tattiche più conservatrici, che portano a ritenere il 2% del budget, mentre ci sono altri che preferiscono puntare su tattiche decisamente più aggressive, che portano a puntare senza alcun timore reverenziale anche il 5% del proprio budget. Per tutti coloro che sono alle prime armi, la cosa migliore da fare è quella di mantenere come limite il 2%, crescendo poi fino al 3-4%, senza mai superare tali soglie.
Facendo un semplice esempio, quando si parla di fissare un limite del 3%, ecco che per una scommessa singola, la massima cifra che si potrà investire è pari al 3% del budget complessivo. Quindi, nel caso in cui il budget totale sia stato stabilito in 1000 euro, ecco che la puntata sulla singola non potrà superare mai e poi mai i 30 euro.
Lo stake per ogni scommessa
Una volta che è stato deciso il budget, ecco che si procede con la definizione della percentuale di esposizione massima e il limite per ogni scommessa singola. Ebbene, in realtà, ci sono tantissime strategie che si possono tenere in considerazione, ma spesso e volentieri sono delle tattiche piuttosto inutili.
Per poter gestire e organizzare in maniera corretta lo state per ciascuna scommessa, una delle cose migliori da fare è quella di considerare un criterio che è legato inevitabilmente al settore della finanza, ovvero il criterio di Kelly. Scendendo un po’ più nei particolari, il criterio di Kelly da più parti è stato definito come la tattica migliore per realizzare dei profitti nel lungo periodo. Certo, bisogna fare attenzione a un aspetto in modo particolare, ovvero considerare come l’applicazione corretta del criterio di Kelly necessita ovviamente di un gran livello di esperienza, cosa che non capita tutti i giorni. Il concetto base che sta alle fondamenta del criterio di Kelly è quello di fissare il corretto importo da puntare, tenendo conto di quella che è la reale probabilità che l’evento si possa verificare. Si tratta, come si può facilmente intuire, di un sistema che assomiglia tantissimo a quello delle value bet.
Come funziona l’ultimo passaggio del money management
Ancor prima di effettuare un calcolo della somma di denaro che si dovrà investire, è molto importante calcolare prima di ogni altra cosa l’overlay. Quest’ultimo non è altro che il valore della quota che il bookmaker mette a disposizione, tenendo conto di quella che è la probabilità reale.
Giusto per fare un esempio, nel caso in cui all’interno di una schedina ci sono due over 2.5 che vengono quotati tutti e due a 2.00, i giocatori più esperti conoscono che, a livello teorico, tutte e due le quote presentano il 50% di probabilità di verificarsi. Di conseguenza, l’overlay dà sicuramente una grande mano a quantificare con esattezza quanto può essere reale la probabilità implicita che un certo bookmaker ha posto in una determinata quota. L’overlay, quindi, è la differenza tra la probabilità stimata e la probabilità implicita, meno uno. La percentuale della probabilità stimata non è altro che quel valore che sta a indicare le chance che l’evento possa effettivamente verificarsi. La probabilità implicita è quella che viene stabilita all’interno della quota del bookmaker.
Il concetto di interese composto
Probabilmente si tratta di un concetto che è già ben conosciuto da parte di tutti gli appassionati di scommesse, ma uno dei punti di forza di mettere in atto una corretta strategia di money management è che, riuscendo a raggiungere una componente positiva, gli importi che si potranno puntare aumenteranno, con delle conseguenze decisamente positive pure sui guadagni.
Nel caso in cui, invece, ci si trovi in perdita, ecco che si potrebbe dover affrontare quello che è stato ribattezzato effetto a imbuto, in cui si dovrà puntare decisamente meno e si rischierà molto di meno, con un’evidente riduzione del rischio di fallire e perdere tutto lo state dedicato alle scommesse.
L’interesse composto non è altro che uno dei tanti principi fondamentali nel mondo della finanza, ma viene spesso usato anche nell’ambito delle scommesse. In poche parole, l’utile che si riesce a ottenere va ad aggiungersi rispetto al capitale iniziale consentendo un aumento decisamente più alto. Seguendo una strategia vincente, ecco che anche i guadagni potranno seguire un vero e proprio trend esponenziale, che sarà al contempo anche direttamente proporzionale rispetto al tempo che passa dal momento in cui ci si avvicina al settore delle scommesse sportive.